Nella quiete di Anticoli Corrado e grazie al contatto con una natura incontaminata, la ricerca di un equilibrio interiore di Cavalli, trasposta in pittura, trova il suo habitat ideale. I colori luminosi della vegetazione, nelle sue variazioni di verde intenso, e i bruni degli edifici del centro abitato in accordo con i grigi delle zone rocciose offrivano allo sguardo del pittore un’infinità di spunti per i suoi più raffinati paesaggi. È inoltre ad Anticoli Corrado che l’artista diede alla luce alcuni dei suoi dipinti più enigmatici, come quelli che presentò alla Biennale di Venezia del 1938, dove era stato invitato ad allestire una sala personale. In tutti i quadri lì esposti vi è uno straniante elemento di magia, infuso intenzionalmente dal pittore. Un’atmosfera sospesa e velatamente surreale avvolge ad esempio Bagno nel fiume, per il quale posò la domestica di casa Cavalli, l’anticolana Giuseppina Toppi detta “Peppinella”, dagli splendidi occhi azzurri, e Vera per il nudo.